Giorgio Vitali parla dei Rothschild – 1di2

Va chiarito all’infinito il senso della dannosità della fissazione sulla
massoneria.
Innanzitutto chi si concentra sulla Chiesa massonica lo fa per difendere
altre Chiese, e per chiamarle fuori dall’accusa di correità – pretesa che
in un ambito di consociativismo globalista è paradossale. E perciò è
sospetto questo incentrarsi sulle etichette invece che sulle funzioni.
Secondariamente, incentrare il discorso sull’aspetto “mafia” significa
nascondere il vero aspetto importante,che è quello della fisiologia del
potere, ovvero sul dato reale, che è quello che ha incisività storica.
E allora se si vuole ronzare intorno alla massoneria, si studi la
tripartizione sinarchica di Saint Yves D’Alveydre,il quale illustrò così
una sociologia esoterica e la si consideri un perfezionamento del discorso
di Menenio Agrippa, ma la si veda come un progetto di società statica, a
rigide caste induiste.
E’ lì il male che è lo stesso di quegli economisti anglosassoni dei secoli
scorsi, intrisi di pessimismo, da cui hanno fatto derivare il mantra “vizi
privati, pubbliche virtù” ovvero dell’egoismo come motore di progresso.
E tale visione a rigide caste la si ritrova nella passione dei massoni per
l’ordine dell’alveare.

Ma la parte importante viene dopo, nel considerare come tale tripartizione
– che il discepolo di D’Alveydre, il massone martinista Encausse (Papus)
illustrò nel suo “La filosofia occulta e la magia” – può presentare la
corruzione di ognuno dei tre elementi guida della società.
Osservando l’umanità nel suo complesso come un sistema di FISIOLOGIA
OCCULTA, si comprende assai meglio la questione delle influenze non palesi.
Influenze le quali per il fatto stesso di essere influenze vanno ovviamente
ad agire su di un qualche corpo, dotato della sua natura tamasica, ovvero
di una sua resistenza inerziale alle influenze stesse.
Quindi nulla di definitivamente scritto, in una società intellettualmente
VIVA.
Dove la vita intellettuale però non è l’agitazione parolaia di chi voglia
rifondare il comunismo o la teocrazia vaticana, o altre realtà nostalgiche
idealizzate, come a voler rilanciare la moda delle parrucche del
settecento: ogni tempo ha le sue forme specifiche, commisurate allo stato
di degrado collettivo.
Di aiuto può anche essere l’appendice… ottimistica del libro
“Autoconoscenza” di R. Lacquaniti, dove si dà una tripartizione diversa, ma
sempre istruttiva sulla fisiologia sociale dell’organismo umanità.

i rothschild fanno parte del vero potere controllano
banche,media,partiti,economia… hanno sempre finanziato
guerre,appartenenti a società segrete, sono tra le famiglie più potenti del
mondo ma poco famosi come tutti quelli che detengono il potere.
i servi come renzi non c entrano nulla con la toscana,firenze,rinascimento
dove è stato creato un nuovo pensiero ed era indipendente da altri regni e
potere religioso.

Come italiani, in Italia, avete tutti ragione a dire che Renzi non
rappresenta che i suoi gestori, amichetti e compagni di trogolo. Fuori
l’Italia, pero` e purtroppo, il quadro e la dinamica sono tutt’altro. Chi
si presenta con un titolo, una designazione, e` visto in quella funzione
con tutte le conseguenze politiche, sociali e d’immagine che ne derivano.
Se gl’italiani avessero anche solo un po’ di dignita` personale e rispetto
per la memoria della grandezza dei loro avi (pensate a che forza e` stata,
nella storia dei popoli, la venerazione degli avi), si leverebbero in massa
e non permetterebbero mai che gente marcia come quella che popola i
corridoi e le aule governative fossero – al mondo – loro rappresentanti.

Se la Russia dovesse essere tagliata fuori da Swift sarebbe la guerra,
testuali parole di Andrei Kostin capo di VTB-Bank la secinda banca russa.
L’intervista è stata fatta su un giornale tedesco.
Ma i problemi veri quali sono? ah si la corruzione in Italia.

Chi è l’intervistatore?

Giorgio Vitali parla dei rothshields parte 1: http://youtu.be/ETiX85Dv-Ys